Anima oscura

I videogiochi non sono solo passatempi o "giochini" che occupano i nostri spazi morti.
Accade a volte di incappare in esperienze che non ti aspettavi, soprattutto se intorno a quel titolo specifico hai sentito voci del tipo: è esasperante! È frustrante! È difficile! Non ha neanche una storia!

Io e Dark Souls (come i migliori giochi per me) ci siamo cozzati per caso.

E per fortuna.

Comprato su steam a pochi euro l'ho lasciato dopo circa un'ora di gioco.

Perché?
Beh, perché sono scemo.

"Ehhh ma che roba è? Anime? Se muoio e rimuoio perdo tutto? Macchestaddioh!"
E quindi ci siamo dati una pausa.

Poi qualcosa si è acceso, qualcosa in me ha maturato e quel mondo cupo ed opprimente mi stava dicendo qualcosa in silenzio.

L'ho ripreso e ho cominciato a giocarlo consciamente, osservando l'architettura di quello che mi stava intorno, leggevo i movimenti dei nemici e tutto, tutto mi stava praticamente suggerendo cosa dovevo fare in quel preciso momento e li, in quell'istante ho realizzato quanto questo gioco fosse geniale e profondo.

Creato da from software, casa di sviluppo giapponese, Dark Souls è un gioco di ruolo che mischia
l'occidentalità tipica del periodo gotico medioevale ai tecnicismi nipponici.

Ed è speciale.

Puoi finire il gioco tranquillamente, senza sapere niente di quello che hai fatto e del perché, missioni che sembra non abbiano ne un inizio ne una fine e le uniche scene filmate sono nel prologo e nella sequenza finale.
Tutto viene raccontato a chi sa osservare: le strutture, la descrizione degli oggetti ed i dialoghi dei personaggi oscuri e misteriosi che vivono in quel mondo senza speranza (?)
Non si può dire altro riguardo la storia, la presa di coscienza di essa è di per se un traguardo fondamentale per il giocatore che può comunque decidere di ignorarla, perdendo molto in termini di profondità ed immedesimazione.

"Un mondo costruito bene può raccontare la sua storia in silenzio"

Nel gioco sono sparsi vari checkpoint: i falò che permettono al giocatore di salvare, ripristinare punti vita e salire di livello con le anime accumulate dalle uccisioni.
E qui parte la magia.
Aldilà del significato che può avere all'interno del gioco e di quello banale ma inerente alla nostra realtà (un cumulo di legna che arde) il falò è un punto cruciale.
Cruciale perché? Perché collega il mondo di gioco al nostro.
In un mondo oscuro e soverchiante spesso ci affidiamo ad alcune persone che con il loro aiuto rinnovano in noi la fiamma che ci prepara ad affrontare le sfide future. E con questa consapevolezza abbiamo in un certo senso le spalle coperte perché sappiamo che quando vogliamo il nostro falò sarà pronto ad aspettarci e a condividere quel calore speciale.
La fiamma sta li ed insieme a noi, in questo scambio continuo, ci rende forti quello che basta per alzarci dal ristoro e combattere le avversità.
Il viaggio può essere lungo, pieno di difficoltà ma loro saranno sempre in quei posti, pronti a sostenerti quando la caduta sembra inevitabile.
Non importa se per un lasso di tempo lungo magari non ci riposiamo ad un falò che fino a quel momento è stato lontano da noi, perché dal momento che si decide di risedersi ed aprirsi a quella fiamma tutto torna come è sempre stato, perché il calore non mente mai.
Può essere amore o amicizia e come essi possono avere varie intensità (nel gioco è possibile aumentare l'intensità della fiamma bruciando "umanità" curioso eh?) sono entrambe fiamme che producono un calore unico e dal momento che è avvenuto quel trasporto di calore, per entrambe le parti, ci sarà sempre un posto nel loro cuore, aldilà di tutto.

Come amore e amicizia.

Questo è Dark Souls.

"sei il mio falò"

Vi faccio questa domanda, può quella frase equivalere ad un ti amo? O ad un ti voglio bene ad un amico?
Beh, per quanto mi riguarda si ed anzi, ne aggiunge valore.
Ma io si sa sono scemo.

Praise the sun.


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