una lettera ingenua prima della tempesta

"Buonasera a tutti,
Per chi non mi conoscesse sono l’unico e vero cugino della sposa e ciò mi rende una persona molto, parecchio importante, un ganzo.
A parte gli scherzi volevo condividere, su richiesta di Angela, qualche breve pensiero per i nostri sposi.
Non sono un luminare, quindi mi scuso in anticipo se questa cosa vi annoierà.

Oggi, stasera, qui, abbiamo un esempio più unico che raro di due fuochi incandescenti che ardono.
Non so se vi siete fermati un attimo a guardare i loro occhi, è una di quelle cose che ti fanno emozionare e ti smuove dentro, quel fuoco negli occhi talmente intenso da bruciare ogni cosa negativa ma, allo stesso tempo, gentile e confortevole come un falò di una locanda, pronto a ristorarti nelle fredde sere d’inverno.
Ecco, volevo soffermarmi un attimo proprio sul concetto di falò, quel fuocherello che scoppietta dentro ognuno di noi.
Credo non esista cosa più bella quando due persone alimentano e si prendono cura del loro fuoco. Oggi voi li vedete qui, belli, saldi e indistruttibili; ma anche loro hanno dovuto affrontare le loro difficoltà: hanno cercato la legna, l’hanno selezionata della qualità migliore, l’hanno spezzettata, protetta dalla pioggia, hanno cercato un posto sicuro e pezzo dopo pezzo insieme hanno cominciato a costruirsi ed ad alimentare ognuno la fiammella dell’altro.
E’ questo che li rende unici: sapere che nonostante il buio del mondo e le insidie che cercano sempre di metterci nell’oscurità, loro due sono sempre pronti ad illuminarsi, a riscaldarsi l’un l’altro, prendere quella boccata d’aria e ributtarsi nel turbinio della vita, consapevole di avere il cuore al sicuro.

Non voglio dilungarmi su quanto Angela mi abbia aiutato in 29 anni di esistenza e su quante io, lei e Leonardo ne abbiamo passate e combinate, anche perché sono sicuro che Gabriele oggi cambierebbe idea, ma in ogni momento di difficoltà sapevo che la fiamma di lei c’era ed era pronta a riscaldarmi.
Se avete prestato attenzione io non ho mai usato la parola Amore fino ad ora, per me è un concetto troppo soggettivo ed ognuno di noi ne ha una propria definizione.
Preferisco parlare di fuoco e di falò che ha per tutti un significato ed un valore universale.
L’amore può finire, può essere messo in dubbio, subisce i nostri cambiamenti e spesso ci fa male, quel male che ha bisogno di una M maiuscola. L’amore è solo un concetto che non si vede, mentre il fuoco è quello che vediamo nei loro occhi, la voglia di vivere, di viversi al massimo, la via che entrambi si sono tracciati insieme, scaldandosi a vicenda, passo dopo passo. 

In un mondo oscuro e soverchiante spesso ci affidiamo ad alcune persone che con il loro aiuto rinnovano in noi la fiamma che ci prepara ad affrontare le sfide future. E con questa consapevolezza abbiamo in un certo senso le spalle coperte perché sappiamo che quando vogliamo il nostro falò sarà pronto ad aspettarci e a condividere quel calore speciale. 
La fiamma sta li ed insieme a noi, in questo scambio continuo, ci rende forti quello che basta per alzarci dal ristoro e combattere le avversità. 
Il viaggio può essere lungo, pieno di difficoltà ma loro saranno sempre in quei posti, pronti a sostenerti quando la caduta sembra inevitabile. 
Non importa se per un lasso di tempo lungo magari non ci riposiamo ad un falò che fino a quel momento è stato lontano da noi, perché nell’istante stesso che si decide di risedersi ed aprirsi a quella fiamma tutto torna come è sempre stato, perché il calore non mente mai. 
Può essere amore o amicizia e come essi possono avere varie intensità ma sono entrambi fuochi che producono un’energia unica e dal momento che è avvenuto quel trasporto di calore, per entrambe le parti, ci sarà sempre un posto nel loro cuore, aldilà di tutto.

Una volta una persona mi disse che ero il suo falò e l’emozione che ne scaturì fu così grande da appannare tutti i ti amo che mi erano stati detti. 

Ecco oggi io vorrei dirvi la stessa cosa, con il cuore in mano e la gioia di questo giorno così cruciale ed importante: siate il falò l’uno dell’altro.

Andrea

ps: non sono un piromane

matrimonio di mia cugina Angela,
30-07-2017"


quando si dice "la speranza è l'ultima a morire" ma in realtà è già morta da un pezzo.

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