La Ricerca Imprevista

La moneta Lira era ancora nei nostri portafogli (o meglio in quella dei miei genitori) e cosa succede quando affronti al meglio una visita medica da bambino? un regalo!

ed è così che tra le mie mani è finito Oddworld Abe's Exoddus versione pc, confezione con ben due cd rom, uno blu per l'installazione/gioco senza cutscenes ed uno rosa completo di tutto (mi è sconosciuta la causa tuttora) ed è difficile, molto difficile trasmettere ciò che è stato il momento in cui per la prima volta ho visto il gioco in azione sul mio monitor con la mascella distrutta.. sembrava che fosse già tutto nella mia testa, una cosa partorita solo dai miei sogni che in quel momento si è materializzata. L'universo di Oddworld è incredibile e affascinante.. un platform a scorrimento con un gameplay semplice e geniale, i fondali dei livelli sono, insieme a quelli di Yoshi's Island, una delle cose più belle che abbia mai visto, la cura di ogni particolare, anche i più insignificanti come può essere la luce di un lampione, erano e sono semplicemente stupendi.
Ma non voglio parlarvi della saga di Abe adesso, questo gioco mi serve per introdurne un altro che ha segnato per sempre la mia vita, sia come videogiocatore che come persona.

(avevo scelto Abe a caso, è un particolare importante)

Alla fine di Oddoworld Abe's Exoddus (ovviamente ho anche sviscerato e finito il prequel Oddworld Abe's Oddysee) dopo i titoli di coda appare una scritta verde fulminante che per molto tempo è rimasta impressa nella mia mente "Oddworld Munch's Oddysee 32 bit prossimamente" accompagnata da una vocina che diceva "...e non pensate che funzioni sul vostro patetico sistema 32 bit."

WOW! LO VOGLIO!

(già a me i videogiochi hanno sempre fatto uno strano effetto)

E così è partita la ricerca spasmodica per questo titolo che bramavo da morire. Andavo con il bigliettino con su scritto il nome del videogioco e per mesi lo porgevo ad ogni negoziante speranzoso che mi dicesse  "si lo abbiamo aspetta un attimo che vado a prendertelo" mentre invece ogni volta sembrava che su quel pezzo di carta ci fosse la mappa scritta in lingua cirillica per la città di Atlantide.

Estate 2002

Ebbene si, nel mese di luglio ero stanziato nelle splendide spiagge toscane e mia madre era a Roma per un congresso e prima di partire le dissi con occhioni da infingardo "sai mamma per caso quando puoi e vuoi, visto che Roma è la capitale d'Italia non è che mostreresti questo biglietto a qualche negoziante di videogiochi?" lei rispose con uno sbuffo e partì, per poi tornare qualche settimana dopo con un pacco.
Badate bene non sono il tipo viziato che chiede cose senza se e senza ma e quando la vidi tornare a casa con quella cosa a forma di scatola di videogioco avevo il cuore in fibrillazione.
Io e mio cugino, che in questo mondo abbiamo sempre agito in coppia ci fiondiamo sul pacco e lo apriamo (non è mai stato un grande fan di Abe solo perché gli tartassavo la testa e lo costringevo a vederlo a giornate sane, credo che non mi abbia ancora perdonato.)
...
...
...
....la copertina della scatola non era come mi aspettavo: un guardia di chissà cosa con una pistola mi guardava con la visiera del suo elmetto alzata, il tutto condito da uno sfondo blu saturato, il simbolo del lambda e la scritta Half-Life: Blue Shift.
Non ero dispiaciuto, avevamo comunque qualcosa a cui giocare e non avevo minimamente idea che letteralmente il mio modo di vedere molte cose e di concepirle sarebbe di li a poco cambiato.

eh si, molte persone crescono con i libri. io con i videogiochi.

Finite le vacanze arriva il momento di provarlo, con quella voglia mista a curiosità.
l'impatto fu devastante, un cataclisma, la routine doom, quake, hexen venne spazzata via (anche lo stesso Abe poverino) da un fps con una storia talmente profonda e coinvolgente che ne rimasi stordito e questo capitolo era SOLO un'espansione del titolo principale: Half-Life, uscito nel 98 che ho recuperato all'istante con tutti i suoi surrogati, mod ed espansioni.
Credo sia stata l'unica volta in vita mia che ho chiesto a gran voce qualcosa.
Un gioco con un universo dalle capacità infinite, personaggi caratterizzati e quell'alone di mistero magnifico che solo i capolavori ti lasciano dentro. il titolo Mezza Vita è tutto un dire.
Le cicale fuori si davano da fare tutto il giorno, era ancora estate e alla radio passavano gli 883 con "La lunga estate caldissima". questo mix di suoni, profumi e sensazioni (anche videoludiche, soprattutto) cominciarono a plasmare il vero me;
forse la Mezza Vita di cui tutti siamo vittime ma solo in pochi se ne rendono conto.

Mi dispiace non poter dire altro per una questione di lunghezza, ma mi rifarò con il prossimo blog.
Sappiate solo che è importante, quando si parla dei propri amori, descrivere come i due partner si sono conosciuti, come tutto è iniziato.

Prepare for Unforseen Consequences.


Commenti